mercoledì 30 ottobre 2013

Repubblica Centrafricana. Consiglio di Sicurezza approva l'invio di militari

 

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato l’invio di militari nella Repubblica Centrafricana.

La situazione della sicurezza nel paese è sempre più fluida da quando, il 24  marzo scorso, con un colpo di stato, i ribelli della coalizione Seleka ( sorta dall’unione della Convenzione dei patrioti per la Giustizia e la Pace CPJP e dalla Convenzione patriottica per salvare il Paese CPSK)  hanno deposto il presidente François Bozizé e sono oggi al potere con un governo guidato dal loro leader, Michel Djotodia. Le nuove autorità non sono però in grado di garantire la sicurezza a Bangui e nelle altre regioni del paese a causa dell’azione di gruppi armati nati da una scissione interna alla stessa Seleka, ufficialmente sciolta dal presidente Djotodia lo scorso 13 settembre.

Lo scorso 13 ottobre, nel corso di una visita a Bangui, il deterioramento delle condizioni della sicurezza nel paese aveva indotto la Francia, ex potenza coloniale,  a dichiarare l’intenzione di rafforzare gradualmente la propria presenza militare nel Paese e contribuire alle attività di MISCA, la Missione Internazionale di Supporto alla Repubblica Centrafricana. Con la risoluzione 2121, il 10 ottobre, il Consiglio di Sicurezza ha aperto alla prospettiva di trasformare MISCA, attualmente sotto l’egida dell’Unione Africana, in una operazione di peacekeeping sotto egida ONU. 

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